Un ritorno al passato, un viaggio a ritroso fino al grande poeta Dante.
La piccola cittadina di Gradara, in provincia di Pesaro e Urbino, è famosa per il suo meraviglioso castello antico. Il borgo di Gradara è un paese conservato e restaurato splendidamente che ci fa sognare di feste medievali e di intrighi di corte. La sua costruzione iniziò alla fine del tredicesimo secolo con i Malatesta.
Si costruì il Castello con le tre torri, la doppia cinta muraria ed i tre ponti levatoi che ne fecero una vera roccaforte. Nella Cappella del palazzo possiamo ammirare una meravigliosa terracotta a parete dell’Andrea della Robbia ‘Madonna e Santi’.
Il castello che sorge su un altura, fu inizialmente edificato nel XIII secolo, per poi essere rimaneggiato nel XV secolo da Giovanni Sforza, ma la forma definitiva che ha oggi risale addirittura all’inizio del XX secolo. Il castello nel suo complesso è di dimensioni ridotte e completamente circondato da mura per la sua difesa.
Tra le due mura si trovano le case del paese originario. Furono i Malatesta e gli Sforza a portare ricchezza e potere a Gradara.
Fu proprio questo Castello a fare da scenografia al tragico amore tra Paolo e Francesca. Nel 1275 Francesca, figlia del Duca di Ravenna fu promessa in sposa al Duca di Rimini Malatesta. Essendo lui uomo di poco fascino, fu deciso che il matrimonio avvenisse per procura, dove il procuratore fu il ben più affascinante fratello Paolo. Francesca e Paolo si innamorarono a prima vista e ebbero diversi incontri adulteri, fino a quando, circa nel 1285, vennero scoperti dal Duca Malatesta e di conseguenza uccisi. La tragica vicenda amorosa di Paolo e Francesca è stata rievocata anche da Dante nella sua Divina Commedia.
Due secoli più tardi Lucrezia Borgia fu inquilina della Rocca. Anche questa storia conosciamo tutti. La povera Lucrezia non era proprio la famosa ‘strega’ che avvelenava tutti i mariti, ma invece fu una brava donna e madre, il cui padre fece avvelenare i consorti quando decideva che, per ragioni di stato, la figlia doveva sposare qualche altro nobile.
Visitando il castello e camminando per le viuzze di Gradara non è difficile immaginare di vedere passeggiare tutti questi personaggi nelle sale della rocca.
L'eccezionale integrità e compattezza del nucleo abitativo antico hanno fatto ottenere a Gradara la bandiera arancione, marchio di qualità turistico-ambientale conferito ai piccoli comuni dell'entroterra italiano che si distinguono per un'offerta di eccellenza e un'accoglienza di qualità.